Entriamo all’interno di un amplificatore – Come è fatto?

amplificatore

Con lo schema a blocchi che ho riportato sopra, ho descritto in linea generale le parti che compongono un amplificatore per auto. Questo schema fa riferimento ad un solo canale.

interno amplificatorePartiamo dall’alimentazione; è costituito principalmente da condensatori di grosse capacità e induttori toroidali, che servono per filtrare e livellare la tensione fornita dalla batteria della nostra auto. La buona progettazione di un circuito di alimentazione influisce sul risultato finale di un amplificatore.

Il blocco che gestisce tutti i segnali da elaborare e’ il pre-amplificatore, preleva i segnali che vengono forniti dall’esterno e li invia all’amplificatore di potenza. In questo circuito vi sono per lo più elementi attivi, come amplificatori operazionali e transistor, che elaborano e modificano il segnale affinché possa essere pronto per l’amplificazione finale. E’ inutile dire che la qualità e la modalità di progettazione di questo blocco influisce sul risultato finale.

Ora che il nostro segnale d’ingresso è pronto, lo possiamo inviare all’amplificatore di potenza, costituito anch’esso da transistor (BJT o MosFet) però con una differenza rispetto al pre-ampli, cioè le correnti che sono in gioco, sui terminali, sono nell’ordine di decine o centinaia di ampere. Questo crea una grossa quantità di calore che viene smaltito dal grosso dissipatore che racchiude l’intero pcb. In percentuale, il dissipatore occupa più o meno il 60-70 % del volume totale dell’amplificatore.

Il segnale, adesso, può essere inviato ai nostri altoparlanti oppure ad un filtro crossover attivo, per modificare l’uscita secondo le nostre esigenze, il tutto viene assistito da un circuito di controllo che interfacciaamplificatore l’amplificatore con il mondo esterno. In fine e non meno importante, i circuiti di protezione, che “vigilano” sul buon funzionamento dell’intero sistema, in particolare entrano in gioco quando vi sono anomalie, per proteggere l’amplificatore. Principalmente controllano la temperatura ed eventuali corto circuiti sui terminali.

 

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