Dunque...
premesso che non essendo ferratissimo in matematica, faccio fatica a
seguire tutti i calcoli, posso solo rispondere il più elementarmente possibile:
Citazione:
O se vogliamo, fissando C cambia la f taglio a seconda di Z.... (era questo che intendevi?)
esatto.
il punto è: un filtro (6 db o 12 db o altre pendenze, non cambia... il concetto base è identico) non lo si stabilisce partendo dal valore di C o L che avremo in serie a una data frequenza di crossover.
semmai, avendo in mano il grafico di risposta in carico, e il modulo d'impedenza in carico ( e qui noti come cambiano... rispetto ai data sheet in anecoica), stabiliamo di far partire il nostro crossover alla frequenza X.
ovviamente F-3 sarà identica, sia che sia un 6db, un 12 etc... saranno le frequenze attenuate, ad essere tagliate secondo la pendenza stabilita dall'ordine del filtro.
ma, a questo punto, come hai osservato, la Z ALLA FREQUENZA D'INTERVENTO gioca il ruolo fondamentale! perchè per avere la Ft del crossover, alla frequenza che noi volgiamo considerare, dobbiamo conoscere l'esatta Z in quel punto.
viene da sè che se invece degli standardizzati 4 ohm, ne avremo 3,5 o 4,5, la nostra Ft sarà per forza diversa, se adottassimo i componenti reattivi calcolati su una Z 4ohm.
ora... a volte può sembrare trascurabile, perchè grafici alla mano, la Ft si sposta sì, ma non così drasticamente.
allora dov'è il problema?
il problema è che dobbiamo considerare che noi NON filtriamo un altoparlante e basta.
ma lo dobbiamo incrociare con un altro, evitando buchi di risposta o sovrapposizioni che ci obbligherebbero ad intervenire equalizzando, e questo è male.
allora, considerando un pb su un wf, dobbiamo sempre avere presente che se interveniamo nei pressi del decadimento, il roll-off dello stesso ci scombussola non poco i piani.
così come quando operiamo un p/a su un tw, e anche lì la Ft del filtro dev'essere precisa, per evitare picchi o buchi.
per quanto riguarda il Q del filtro, anche lì tra la matematica teorica, e la verifica sul campo, ci sono spesso delle incongruenze.
infatti non dimentichiamo che un driver, nNON è un carico resistivo puro, ma è un transitorio, e oltretutto non lineare.
quindi per evitare "ginocchi" con picchi o sovrapposizioni, ci vengono in aiuto gli allineamenti: bessel ( uno dei migliori per la sua capacità di risolvere molti problemi di fase), butteeworth, Chebichev, etc... basta conoscerli ed applicarli a seconda delle situazioni.
posto un esempio:
rta di un 3 vie, filtrato con crossover passivo passa/banda sul medio e passa alto sul tw, Z 4 ohm standard:
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e lo stesso sistema rifiltrato tenendo conto dell'impedenza alla frequenza di crossover, e con utilizzo di rumore rosa per la verifica delle corrette risposte da incrociare:
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la differenza è palese, no?
sia in analisi, che all'ascolto, ve l'assicuro.
ora, guarda i due grafici sovrapposti, per capire cosa può fare di negativo, un filtro o più rami di filtro, calcolati senza avere l'esatta impedenza alla Ft stabilita:
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come già detto, io non sono una cima in matematica, ma i filtri, fermo restando che la matematica di base serva, sono tutto fuorchè semplici applicazioni di formule matematiche.
ciao!!!
max
8 lustri e non sentirli...
PS: un piccolo quiz:
noterete che in zona di lavoro del medio, la gamma presenza una discreta attenuazione di risposta rispetto alla bassa e all'acuta.
non è casuale, è voluto.
perchè, secondo voi?