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Versione completa: Un sub con quel che passa il convento?
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Marco fango

Ciao a tutti, ? il mio primo post per cui siate benevoli su incongruenze ed errori.
St? cercando di documentarmi su metodi ed autocostruzione di box per sub.
Ho infatti discreta manualit? (col legno) e mi piacerebbe, come da titolo, costruirmi un decente sub con i componenti che ho in casa.
Nello specifico ho due woofer da 16 cm.
OK, non sono i componenti pi? adatti, ma non pretendo di ottenere i 18-20hz....
Diciamo che mi piacerebbe capire se imbarcarsi in una impresa simile valga la pena o meno.
Ho cercato di documentarmi e ho notato le enormi possibilit? offerte sulla base di diverse scelte progettuali.
Cassa chiusa, reflex, push-pull e fratelli.

Prima considerazione: non ho alcun parametro delle caratteristiche elettriche dell'altoparlante.
La marca (Harmony) era una side brand di ESB (fallita non ricordo quando), per cui ho a disposizione i soli parametri fisici chiaramente misurabili con un metro.
Posso con una certa approssimazione misurare anche la corsa a disposizione del cono.
Poi?
Tali dati sono fondamentali per operare un dimensionamento del box?

Secondo: vorrei escludere di lavorare su un reflex, sono alla prima autocostruzione e non vorrei impazzire in dimensionamento di tubi, accordi, soffi e formule.
A prima scrematura di quello che ho capito (ed ? qui che chiedo TOLLERANZA....) la soluzione push pull ? dimensionabile come un qualsiasi altro schema, al quale si associa faccia a faccia il secondo woofer.
Potrei quindi dimensionare un box chiuso, levare un terzo del volume e accoppiare in controfase il secondo woofer in faccia al primo?

Terzo e forse pi? facile a spiegarsi: non datemi soluzioni come "comprati un Alpine, RCF, pincopallo da 15 pollici".
Non ho dubbi che il risultato sar? comunque un compromesso, lo scopo ? comunque di cavare sangue da una rapa, ovvero un sub che possa darmi i 50-60 hz in maniera decente e con un suono "sopportabile".
Il punto di partenza ? budget per il legno, usare le viti che ho in casa, idem la colla il silicone e le mani (quelle sono ancora gratis per fortuna).
Insomma, il portafoglio non piange pi?, sono finite pure le lacrime.

Grazie per la pazienza, ciao, Marco